Oggi incontriamo lo scrittore Antonello Lombari che è stato selezionato per meriti letterari per il premio letterario “Il Canto del Mare”, Edizione 2024
Il premio “Il Canto del Mare” è un prestigioso riconoscimento letterario che celebra i talenti straordinari del panorama letterario contemporaneo. Nell’edizione 2024, uno scrittore di eccezionale talento è stato premiato per il suo contributo significativo alla letteratura. Queste domande esploreranno la vita, le opere e le prospettive future di questo autore premiato.
Domande:
Riguardo la sua vita personale e carriera, quali eventi o esperienze specifiche hanno maggiormente influenzato il suo percorso letterario?
Coltivo l’amore per la scrittura sin da ragazzo. I ricordi più teneri riguardano il diario, le prime cronache calcistiche improvvisate, le radiocronache negli anni delle radio libere. Poi, nella maturità, è intervenuta la formazione giornalistica, accademica e sul campo, l’esperienza da redattore e da direttore responsabile di varie testate locali. Il mio stile di scrittura risente, inevitabilmente, di questo background giornalistico. In questi ultimi anni una svolta significativa è stata l’aver frequentato due corsi di sceneggiatura: per corti e per lungometraggi. Da questo momento la mia produzione letteraria nasce con una chiara vocazione al soggetto cinematografico.
Qual è la sua opera più rappresentativa e perché ritiene che abbia avuto un impatto significativo sul pubblico e sulla critica?
Sebbene l’ultimo libro “Quei lacci sul cuore” sia ancora fresco di stampa, sono molto legato a quest’opera. L’impatto notevole sul pubblico e sulla critica ritengo sia dovuto alla freschezza di una storia meridionale. Siamo a Pietragalla, in provincia di Potenza, all’indomani del secondo conflitto mondiale. La narrazione si aggancia ad una storia vera con un colpo di scena che segna il passaggio dal presente al passato. Il volume racchiude un mix di generi che vanno dalla fiction al documento con note fantasy. Un racconto d’amore e passione per la propria comunità che risente della sua origine cinematografica. La lettura del libro, sembra, infatti, richiamare la visione dei fotogrammi delle scene.
Come descriverebbe l’evoluzione del suo stile di scrittura nel corso degli anni? Quali sono stati i principali cambiamenti o sviluppi?
L’evoluzione nello stile di scrittura è tuttora in corso. Dal primo libro, “Ri… Sentimenti Lombari”, un saggio tratto dal mio blog, a “Quei lacci sul cuore”, c’è stato un passaggio allo stile del romanzo. Con una maggiore cura ai dialoghi, alla descrizione dei personaggi e dei paesaggi. Come dire, da un format giornalistico, sobrio e asciutto, senza eccessive subordinate, ad una scrittura sempre essenziale, mai ridondante, però più curata e descrittiva, propria delle storie romanzate.
Quali tematiche o questioni intende esplorare nei suoi prossimi progetti letterari? Ha già idee o bozze su cui sta lavorando?
In futuro ho in animo d’indagare in modo più attento l’animo umano, i valori della persona, l’amore, le suggestioni e le emozioni. C’è già in cantiere il prossimo romanzo, “Un mare di ricordi”. Un viaggio introspettivo del protagonista che, al culmine dell’esistenza, ripercorre le tappe della sua vita. Ogni percorso è legato ad una località marina. Di lido in lido, sull’onda del ricordo, rivive il suo vissuto e svela come quel “mare” ha segnato, cambiandola, la sua persona. Anche questo è un romanzo con un taglio cinematografico.
Come vede il futuro della letteratura nel contesto attuale? In che modo pensa di contribuire a questo futuro con il suo lavoro?
Immagino che la letteratura evolva nel senso di uno scambio sempre più vivace con la multimedialità, con il cinema e il teatro. Un dinamismo che dovrebbe rendere lo stile di scrittura più sobrio e, di conseguenza, facile da leggere, pur garantendo l’ottima qualità dell’opera. In questo senso, le mie tracce giornalistiche, unite alla propensione a raccontare per immagini, nello stile proprio della sceneggiatura per il cinema, dovrebbero contribuire a realizzare questo significativo “cambio di passo” letterario.