Oggi incontriamo la scrittrice Isabella Giannò che è stata selezionata per meriti letterari per il premio letterario “Il Canto del Mare”, Edizione 2024
Il premio “Il Canto del Mare” è un prestigioso riconoscimento letterario che celebra i talenti straordinari del panorama letterario contemporaneo. Nell’edizione 2024, uno scrittore di eccezionale talento è stato premiato per il suo contributo significativo alla letteratura. Queste domande esploreranno la vita, le opere e le prospettive future di questo autore premiato.
Domande:
Riguardo la sua vita personale e carriera, quali eventi o esperienze specifiche hanno maggiormente influenzato il suo percorso letterario?
1-La rivoluzione in Libia del 1970, con uno stravolgimento totale della mia identità e del mio essere mi ha costretto a fare i conti con l’analisi del mio percorso umano “deriso, stracciato, cancellato”. Il piacere di raccontare, già acquisito da bambina, si è più che mai fatto strada nella scrittura, divenendo necessità, aspirazione.
Qual è la sua opera più rappresentativa e perché ritiene che abbia avuto un impatto significativo sul pubblico e sulla critica?
2- “Anima tripolina- QUEI MONDI CHE NON SI VEDONO” mi rappresenta totalmente, direttamente, così come le poesie scritte o trasferite in video, sono lo specchio immediato di percezioni sottili. La pubblicazione di poesie “Momenti” ritrae paure e sogni, i racconti brevi de “Voci sulle rotaie” incredibili realtà vissute sui treni in 10 anni di pendolarismo tra Roma e Latina, “Il Pastore di Kloe” i sogni notturni che navigano e si presentano spontaneamente, con il profumo di realtà primordiali e mitiche, precedendo la nostra preparazione al tema, possibile solo dopo aver avuto accesso alla cultura junghiana.
Credo che ognuno dei miei lavori sia riuscito a trasmettere qualche forte emozione e a toccare empaticamente una corda personale non ancora presa in esame.
Come descriverebbe l’evoluzione del suo stile di scrittura nel corso degli anni? Quali sono stati i principali cambiamenti o sviluppi?
3- Da uno stile ampolloso, suggerito dalla lirica -con cui mi sono presentata al pubblico- sono lentamente approdata ad un linguaggio più consono alla prosa (poetico ma maggiormente penetrante e coinvolgente). Mi affido ora a discrezioni concise, contenute, praticando maggiormente la forza dei dialoghi.
Quali tematiche o questioni intende esplorare nei suoi prossimi progetti letterari? Ha già idee o bozze su cui sta lavorando?
4-Sto lavorando ad un nuovo romanzo che ha alla base realtà religiose multietniche che si confrontano sempre di più per via degli sbarchi clandestini, realtà che rimangono sospettose e ciniche. In questa storia racconto anche di dimensioni sovrannaturali che parrebbero solo frutto di fantasia ma che si affacciano a volte con tale prepotenza e costanza da non poter essere ignorate e considerate.
Come vede il futuro della letteratura nel contesto attuale? In che modo pensa di contribuire a questo futuro con il suo lavoro?
5- Guardo al futuro della letteratura come si guarda a qualcosa di talmente importante da assumere contorni profetici, più reali della storia, più preziosi della psicologia. Guardo verso gli scrittori e le scrittrici con riconoscenza.
Il mio intento sarebbe quello di scrivere portando a galla con leggerezza, lontano da ottusi e chiassosi dibattiti televisivi, verità che per una bieca politica o per ignoranza non si esaminano e non si vogliono portare a conoscenza del pubblico.